dedicata alla mia SAPPHIRE (xD)...una frantic oneshot, tesoro!!
buona lettura ;3
.•° Secondo te? °•.
- ...vi dichiaro marito e moglie!
Quanto ho sognato questo giorno, quanto ho aspettato per udire questa frase...quanto sto aspettando ancora adesso. Alzo gli occhi sulla sposa. E' bellissima, nel suo abito nuziale. Già, perchè questo matrimonio non è il mio.
Dopo il bacio fra i due sposini, ecco che parte la solita canzonetta sdolcinata. Batto le mani a malincuore, dopotutto devo almeno fingere di essere felice per loro. Ma come posso esserlo, se non lo sono nemmeno per me? E' già stato abbastanza umiliante dover indossare questo abito da cerimonia, ma d'altro canto non potevo di certo presentarmi con il mio outfit di fogliame. Gli invitati ora sono riuniti attorno alla coppia neo-sposa, per complimentarsi. Lo farei anch'io, ma ho già visto più di quanto possa sopportare in questo momento. Mi defilo senza farmi notare, e mi dirigo alla spiaggia.
Una volta arrivata osservo il cielo. Il sole è adagiato sull'orizzonte, in una linea infuocata di colori accesi. La brezza leggera mi scompiglia i capelli, mentre ancora esito a sedermi sulle rocce bagnate. Non mi va di rovinare il vestito, per quanto lo detesti. Lo guardo. E' un banalissimo abito color azzurro cielo, senza addobbi, solo un fiocco piccolo e discreto sulla scollatura. "Come piace a me", penso senza trattenermi. Ma d'altronde, colui che me l'ha confezionato conosce i miei gusti. Stringo i pugni senza volerlo. Il solo suo ricordo mi mette addosso un'immensa solitudine. Volgo lo sguardo verso le onde che si infrangono sul bagnasciuga, e mi coglie irrefrenabile l'impulso di sguazzarci. Tolgo i sandali con accenno di tacco, seconda tortura del giorno, e avanzo di
qualche passo tenendoli in mano. L'acqua è fresca e gradevole. Chiudo gli occhi. Ancora mi sembra di viverlo quel momento. In volo sul mare di Ceneride, scoprire la verità e...quello che provi per me. Dannazione. Stringo convulsamente i sandali tra le dita. Sta succedendo di nuovo. Di nuovo il pensiero di te, mi scatena qualcosa. Una rabbia indecifrabile. Frustrazione.
Riapro gli occhi, e non mi sorprendo delle lacrime che scivolano via dalle mie iridi azzurre. Possibile che tu riesca a farmi sentire così? Che poi fatico ancora a capirlo, il mio problema. Ti ho detto quello che provo. E anche tu l'hai fatto. Qualcuno direbbe che sono pazza, a farmi tutte queste paranoie. E invece no. Non quando tu sembri metterci una pietra sopra e comportarti come se nulla fosse accaduto. Non una parola, non una spiegazione, non un chiarimento. Sei rimasto zitto. E mi hai lasciato nei casini. Ora piango, perchè me lo merito. Avrei dovuto pensarci due volte, prima di innamorarmi di te.
Resto a lungo a guardare le curve liquide che le onde schiumose disegnano attorno ai miei piedi. I pokemon acquatici giocano allegramente nel mare. Mi scappa un sorriso. "Almeno loro non hanno grane", penso con amarezza.
All'improvviso sento un rumore impercettibile dietro di me. Mi giro di scatto. Sei tu. Fermo a qualche metro da me, le mani sprofondate nelle tasche di quell'abito così perfetto. Indossi una camicia bianca con il colletto aperto e dei semplici pantaloni neri. Eppure, sprigioni un'incredibile fascino. O forse sono io che lo vedo, dato che mi piacciono le cose semplici.
- Sapevo che ti avrei trovata qui
Sbatto gli occhi. Mi sorprendo di non sentire nuove lacrime imperlarmi il viso, sentire la tua voce mi lancina il cuore. Mi volto indispettita.
- Cosa vuoi? Credevo che avessi deciso di ignorarmi - mi lascio sfuggire con tono rabbioso. Il vento colma quel silenzio triste e malinconico che si è creato tra noi.
- Non voglio ignorarti - precisi, chiudendo gli splendidi occhi rubino. Mi impongo di rimanere zitta. Ma non ci riesco.
- Ah no? Allora è il fatto che entrambi ci siamo dichiarati che vuoi ignorare - sbotto, la voce intrisa di tristezza senza ritegno. Il mio cuore viene trafitto dalle mie stesse parole. Non fai altro che tacere. Parla, maledizione, parla. Cosa diavolo stai aspettando ancora?
- Non voglio ignorare nemmeno questo
Rido sprezzante. Questa è buona.
- ...Non più
...
Allargo gli occhi incredula. Questa non me l'aspettavo. Mi giro lentamente e mi accorgo che ti sei fatto più vicino. Senza motivo il mio cuore si mette improvvisamente a battere più in fretta. Aaah, a chi voglio darla a bere. Sei
tu, il motivo.
- Cosa significa? - chiedo con circospezione. Il tuo volto è chino, le ombre su di esso mi impediscono di vedere che espressione hai. Prorompi in una breve risata.
- Secondo te? - mormori, alzando gli occhi. Spiazzata, arrossisco. Dimmelo tu, accidenti, che diamine ne so? Sei maledettamente criptico.
Abbasso lo sguardo imbronciata. Tu ridi di nuovo e allunghi una mano sotto il mio mento, sollevandomi il capo. Credo di perdere un paio di battiti, al tuo tocco gentile.
Gli occhi mi si riempiono di nuovo di lacrime.
- Non piangere... - sussurri, asciugandomi una guancia. Ti guardo. I tuoi occhi sono dolci, la tua bocca piegata in un sorriso.
- E come faccio...quando ti amo e tu lo ignori...? - singhiozzo piano, sono troppo distrutta anche per gridare.
- Mi dispiace... - mormori di nuovo. Ed è tutto quello che sento, prima che le tue labbra siano sulle mie.
Il mondo sembra fermarsi, là fuori. Non mi muovo. E' sicuramente uno sbaglio. Ti togli da me e mi guardi con intensità.
- Non voglio più ignorare quello che provi per me. Ormai sei diventata troppo importante
Non riesco a credere alle mie orecchie. Tutto sembra così incoerente.
- Tu...mi ami? - chiedo in un soffio. Sei ancora a pochissimi centimetri dalla mia bocca e mi gira la testa. Eccoti, stai di nuovo ridendo beffardo. Mi baci una seconda volta, e questa volta butto all'aria ogni dubbio. Non me ne frega più niente se non mi ami, non puoi pretendere di infliggermi questa meravigliosa tortura senza che io non ne approfitti. Rispondo, e con trasporto.
Ma forse mi sto sbagliando davvero. Forse è realmente amore, ciò che stai cercando di comunicarmi con questo supplizio. Te lo leggo negli occhi, appena ci separiamo. Il tuo sorriso è raddolcito.
- Secondo te?
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>Blue
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